I PANTANI DI ACCUMULI

Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21, risultato della conferenza di Rio.

Il tema scelto dall’ONU per il 2025 è “La conservazione dei ghiacciai“ e il gruppo TAM della sezione CAI di Macerata ha pensato di svilupparlo evidenziando il legame tra acqua e cambiamenti climatici.

L'obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.

Per queste ragioni si è scelto di effettuare un’escursione in località i Pantani di Accumoli, una delle poche (e ultime) zone umide del nostro Appennino, a cavallo di tre regioni: Umbria, Lazio e Marche.

L’area dei Pantani, a 1580 m s.l.m. è una zona umida caratterizzata da numerose pozze idriche alimentate dalle precipitazioni meteoriche e dallo scioglimento primaverile delle nevi.

Dal punto di vista geologico essa è costituita da una depressione tettonica delimitata da faglie distensive, una delle quali funge da inghiottitoio attivo in cui l’acqua defluisce nel sottosuolo.

Questa area contribuisce all’alimentazione di un acquifero carbonatico profondo da cui attinge, tra l’altro, l’importante captazione dell’acquedotto di Capodacqua che insieme a quello del Pescara (Comune di Arquata del Tronto) servono una popolazione di più di 100.000 abitanti. La sua integrità ecologica, oltre al valore naturalistico e paesaggistico in sé, costituisce una risorsa finita non rinnovabile.

L’area dei Pantani è protetta in qualità di SIC (Sito di Interesse Comunitario della Rete natura 2000 -SIC “Piano dei Pantani IT 6020001”). Malgrado ciò numerosi sono i rischi di alterazione ecologica e paesaggistica, come il progetto di realizzazione di strutture e infrastrutture turistiche (costruzione di un albergo e di una strada) che produrranno impatti irreversibili su tutto l’ecosistema.